23 mar 2011

Arredare con i tappeti - cosa mettere e dove mettere

Il tappeto orientale annodato ha due grandi pregi che lo rendono un importante elemento di arredamento.

Il primo è senz'altro la sua incredibile versatilità, nessun mobile o quadro, potrebbe come con un tappeto - misure permettendo - essere spostato con disinvoltura da un ambiente a un altro. La credenza non avrebbe senso in entrata o in camera da letto, così come il dipinto di una donna nuda non starebbe bene in cucina o non troverebbe spazio nelle pareti di un bagno. Il tappeto invece si, perchè non esiste un tappeto orientale da bagno o da cucina, esiste solo il tappeto e il nostro gusto. Inoltre un tappeto può essere piegato d'estate e riposto in un armadio, lo si può trasportare con gran facilità nei traslochi, lo si può appendere alle pareti come arazzo o quadro, può coprire un letto come un divano sofà. Tutto questo lo rende l'oggetto d'arredamento più versatile di qualsiasi altra cosa.

Il secondo pregio del tappeto orientale è la grande capacità di arredo. Nella sua semplice bidimensionalità (il tappeto non occupa spazi ma li riveste) non occupa e non ingombra le stanze, al contrario i suoi colori e le sue geometrie giocano dandogli profondità, creando così di riflesso la suggestione di ampliare lo spazio, nobilitandolo.

Non esistono cliquè nell'ambientazione di un tappeto o dei tappeti, e non esistono limiti se non al massimo le dimensioni, benchè anche quelle possono essere ampliamente bypassate da un'ambientazione alla orientale che prevede la parziale sovrapposizione degli uni sugli altri, esattamente come li disponeva D'Annunzio nel suo Vittoriale. I tappeti orientali si possono abbinare al mobilio per contrasto o per assonanza con altri mobili per periodo, stile o pertinenza culturale. Se tuttavia esiste un'indecisione ecco alcuni consigli:
  1. È importante considerare il colore del pavimento su quale porre il tappeto che dev'essere sempre in contrasto altrimenti il rischio è di fare "macchia" o perlomeno che il tappeto non venga notato. Pertanto è meglio preferire: esemplari dalle tonalità scure o molto vivaci per i parquet e i marmi chiari, e tappeti invece dai colori brillanti ma luminosi o con tinte pastello per le superfici cupe.
  2. Per le entrate, o gli uffici, in genere si utilizzano di più kilim o comunque tappeti dai disegni geometrici. Per le sale da pranzo è meglio evitare tappeti preziosi, che fra l'altro potrebbero essere danneggiati, è sufficiente scegliere qualche esemplare di sicuro effetto, robusto nell'annodatura e di buona qualità. Esemplari antichi, compromessi o semplicemente più delicati sono preferibili in stanze da letto, dove il calpestio è minimo e spesso è effettuato con ciabatte o a piedi nudi.
  3. I kilim sono adattissimi per bagni, cucine, camerette, possono essere appesi e utilizzati come originali tende, arazzi o come copriletti o copridivani
  4. Bisogna evitare di ricoprire di mobili il tappeto, se proprio si deve fare, meglio cercare soluzioni adatte all'abbisogna, delle due quindi l'una: o scegliere un tappeto con impianto libero o modulare (così da non rischiare di coprire parti essenziali del disegno), oppure utilizzare tavoli e tavolini in cristallo.
  5. Una moda passa, il tappeto resta, è importante comprare pertanto, non seguendo la moda del momento, ma piuttosto seguendo il proprio piacere estetico, orientandosi possibilmente su un qualcosa di intramontabile o classico o perlomeno di tradizionale.
  6. E' bene ricordare che un tappeto rimane un oggetto a sè, e che va valutato al di là dell'arredamento. Non condizionate la scelta di un buon esemplare al colore delle tende, semmai saranno le tende che dovranno essere cambiate.

3 commenti:

Il tappeto e' da considerarsi parte essenziale dell'arredamento di un appartamento o villa ecc.Provate a mettere dei tappeti e dopo un po' di tempo toglierli: vi renderete conto in quel momento quanto e' freddo un ambiente quando anche i pavimenti non evidenziano colore e calore. Freddy

Concordo assolutamente con quanto scritto. L'unico invito che vorrei fare, da AMANTE DEL TAPPETO, è quello di non esporre un tappeto antico, magari particolarmente vissuto, al ludibrio di scarpe infangate o di animali (forse sarebbe meglio dire "padroni di animali") irrispettosi. Come esiste "un'età umana per ogni cosa", esiste anche "un'età del tappeto per ogni cosa". Ricordo un bellissimo Ladik del settecento posto in un anti ingresso di una casa al lago. Alla mia domanda su cosa ci facesse li, la risposta fu che era l'unico con dimensioni adatte per quel vano. Beata ignoranza!

Il tappeto classico, specie quello orientale è spesso sottovalutato proprio per l'arredamento di case moderne. Secondo me lo stacco è bellissimo e crea un'atmosfera vicina a certi film di fantascienza che abbiamo amato. Si va avanti guardando indietro.

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